L’idea (bellissima) di Alessandra ha fatto le capriole su nuvole di panna, cioccolata calda, croissant e bicerin. Così quella che doveva essere una semplice e vezzosa colazione d’inverno tra foodblogger torinesi è diventata in un bel progetto per crescere, leggere e cucinare insieme. Si parte da un libro di cucina (e non potrebbe essere altrimenti) originale e ambizioso: “La grammatica dei sapori” in cui l’autrice, Niki Segnit, ha tentato una sorta di classificazione a 360° dei sapori del cibo. L’impresa è titanica, ma, pur limitata dalla soggettività e dal rischio di di avvitarsi in un catalogo alla Bouvard e Pécuchet, il volume che ne deriva è una straordinaria guida per lettori e cuochi golosi. La particolarità di questa piccola bibbia rosa, è che capovolge la prospettiva dei libri di cucina: qui il soggetto non è il cibo e le ricette che spiegano come cucinarlo, bensì il sapore (di solito risultato finale del processo) e le componenti che lo determinano. Il sapore si divide in 16 grandi famiglie principali, ognuna delle quali, come nella specie umana, si complica in mille arzigogolati rivoli di matrimoni e parentele.
Abbiamo deciso di utilizzare queste 16 grandi famiglie come base del nostro progetto (ambizioso tanto quanto quello dell’autrice). Ogni mese su questi schermi affronteremo una delle famiglie di sapori. Ognuna di noi si occuperà nello specifico di un solo ingrediente appartenente a tale famiglia proponendo una ricetta basata sull’abbinamento che l’ha suggestionata di più. La realtà è più semplice della descrizione, e basta un esempio per spiegare che questo mese il tema sarà la Famiglia degli Agrumati, io ho scelto il Limone, e propongo una ricetta basata sull’abbinamento Agnello & Limone suggerito dall’autrice del libro.
Forse senza avere il testo sott’occhio il tutto può sembrare un poco complesso...la soluzione è doppia: o aggiungere un validissimo volume alla vostra personale collezione di cookbook (so che siete tentati, ma non voglio essere accusata delle vostre dilapidazioni libresche!!!), oppure leggere con grande attenzione le indicazioni che io e le mie compagne di viaggio vi suggeriremo di volta in volta. L’idea ci piace talmente tanto che abbiamo deciso di trasformare “SEDICI” in un percorso da condividere con tutti i lettori dei nostri blog. Vogliamo essere uno strumento utile da consultare tutte le volte che la domanda che vi passa per la testa è “questo con cosa lo abbino”? E allo stesso tempo vogliamo essere un contest giocoso e creativo per imparare qualcosa di più su quello sconfinato mondo di armonie e alchimie che c’è dietro al sapore del cibo.
Vi ho convinti? Appuntamento fisso ogni 16 del mese (è anche facile da ricordare) per ben 16 mesi.
Che volete mi piacciono le cifre tonde, i viaggi lunghi e in buona compagnia!!!
Riepilogo: questo mese affrontiamo la famiglia dei sapori agrumati, che, secondo l’autrice è composta da questi ingredienti: Arancia Pompelmo Lime Limone Zenzero e Cardamomo, i quali a loro volta possono combinarsi magnificamente con tantissimi altri ingredienti. Qui trovate il regolamento precisetti, di seguito invece le proposte delle mie compagne di avventura (visitate i loro blog per farvi un’idea migliore di questa grande e bizzarra famiglia degli agrumati), ma ricordate che se decidete di partecipare con uno degli abbinamenti del Limone dovete lasciare il vostro commento con link alla ricetta esclusivamente sotto questo post.
N.B: la classificazione dell’autrice è soggettiva e senza pretese di esaustività: nella sua opera ci sono comunque dei grandi assenti: mandarino, bergamotto, kumquat...solo per limitarmi a questa famiglia degli agrumati. Ma già così il libro affronta 4.851 sapori, per cui abbiamo deciso di accontentarci anche noi e di seguirla e limitandoci esclusivamente agli ingredienti che lei ha preso in considerazione.
E ora, dopo aver ringraziato pubblicamente l'autore dei loghi, (che me ne fa passare tante, ma al momento buono realizza creature grafiche meravigliose), finalmente passiamo al mio protagonista di questa famiglia dei sapori Agrumati: il limone!
LIMONE
La scorza di limone contiene un composto, il citrale, subito riconoscibile per le note di limone. Sono presenti anche quelle di rosa, lavanda e pino, con una vaga caratteristica erbacea; e tutte vengono rilasciate quando si grattugia la scorza. Il succo ha sapore netto, fresco, dominato dall’acido citrico. Può essere usato con una certa moderazione per dare un tocco impercettibile in più a un piatto, o in notevole quantità per garantire un sapore più “limonoso”. É anche molto facile da adattare: in preparazioni dolci o salate, come aroma o ingrediente principale...su tutto, dall’aperitivo ai petit fours.
Abbinamenti proposti da Niki Seguit:
Limone & Acciughe, Limone & Agnello, Limone & Aneto, Limone & Anice, Limone & Arancia, Limone & Asparago, Limone & Basilico, Limone & Broccolo, Limone & Cappero, Limone & Carciofo Romanesco, Limone & Caviale, Limone & Cioccolato, Limone & Cioccolato Bianco, Limone & Cocco, Limone & Cumino, Limone & Foglie di coriandolo, Limone & Formaggio di capra, Limone & Frutti di mare, Limone & Ginepro, Limone & Lime, Limone & Mandorla, Limone & Manzo, Limone & Menta, Limone & Mirtillo, Limone & Oliva, Limone & Ostrica, Limone & Patata, Limone & Peperoncino piccante, Limone & Pesce affumicato, Limone & Pesce bianco, Limone & Pesce grasso, Limone & Pollo,Limone & Pomodoro, Limone & Prezzemolo, Limone & Rosa, Limone & Rosmarino, Limone & Semi di coriandolo, Limone & Timo, Limone & Uovo, Limone & Zafferano, Limone & Zenzero.
Bene, se uno di questi abbinamenti vi sconfinfera, vi incuriosisce e vi stuzzica interpretatelo come meglio credete, pubblicatelo sul vostro blog in un post dedicato entro le 23.49 del 14 marzo 2015 (ricetta + immagine del piatto finito + link a questo blog). Ricordatevi anche di esporre il banner del contest e di lasciare un commento con link alla vostra ricetta sotto questo post. Se volete esagerare chiedeteci di entrare nel gruppo Fb dedicato a SEDICI dove potrete condividere la vostra proposta e confrontarvi con gli altri partecipanti (ci sono ben due hashtag #sedici e #sedici_agrumati per condividere le ricette!).
E ora, passiamo alla mia ricetta. Tolti gli abbinamenti con il dolce (già ben collaudati nella mia cucina), quelli fuori stagione (basilico fresco e asparagi), e quelli più consueti (pollo e pesce), mi sono letta e riletta le coppie rimaste. Le ricette proposte sono sempre abbastanza vaghe, più simili a suggerimenti, a chiacchiere e a racconti, perché come vi ho spiegato questo non è un libro per imparare a cucinare, ma per imparare ed esplorare gli abbinamenti. Diciamo che è un libro intero di storie di matrimoni (più o meno felici) nel mondo del cibo... e tutte le volte che chiudevo il libro mi ritrovavo con l’immagine di una bella festa di nozze mediorientale: la tagine marocchina in cui l’agnello sposa con gioia i limoni confit. Suggestione bellissima, ma io avevo esaurito i miei limoni confit e non avevo il tempo di rifarne altri (maturano in un mese circa). Insomma, alla fin fine ho tenuto come base l’idea dell’abbinamento Agnello & Limone (pur interpretando Agnello in senso lato come carne ovina), e ho spostato il matrimonio un po’ più su, al centro del Mediterraneo. Gli arrosticini (caratteristici spiedini abruzzesi di pecora o agnello o castrato) sono fatti marinare in un intingolo di succo di limone e olio di oliva delicatamente aromatizzato con zafferano e peperone rosso macinato, e infine, passati nel pan grattato al timo, vengono cotti in forno.
Unione felice: il limone toglie un po’ di selvatico alla carne ovina, lo zafferano crea armonia, il peperone stuzzica e il pangrattato rende croccante. Bel matrimonio, coppia solida, alchimia riuscita!
"Arrosticini impanati al limone "
Ingredienti:
(piatto unico per due persone)
400 g di arrosticini di pecora (circa 20 arrosticini)*
40 g di succo di limone (pari a circa il succo di un limone spremuto)
30 g di olio extravergine di oliva
3 g di peperone rosso di Altino essiccato e frantumato
1 g di timo secco
1 bustina di zafferano (pari a 0,15 g )
la buccia di mezzo limone non trattato
sale e pepe nero macinati freschi secondo i gusti
pan grattato q.b
per accompagnare:
150 g di bulghur** + due cucchiai di olio extravergine per ripassarlo in padella
*gli arrosticini abruzzesi si trovano già fatti in comode vaschette nei migliori supermercati e macellerie della grande distribuzione. Se non li trovate sono comunque semplicissimi da preparare con polpa di agnello e un taglio piccolissimo (caratteristica essenziale per la riuscita di un ottimo arrosticino).
**Il bulghur o bulgur è un alimento tradizionale del medio oriente (probabilmente originario della Turchia). Spesso in italiano è indicato semplicemente come "grano spezzato". In realtà si tratta di un derivato del grano duro integrale germogliato e cotto al vapore, poi fatto essiccare e spezzettato in granella.
Procedimento:
-in una ciotolina sbattere l’olio extravergine d’oliva con il succo di limone, la polvere di peperone rosso, lo zafferano un pizzico di sale e il pepe nero macinato fresco.
-Spennellare con cura gli arrosticini di pecora con questa marinatura rossa, e riporli in un contenitore copribile adatto al frigorifero (se ne avanza marinata rovesciarla direttamente sugli spiedini). Mettere il contenitore in frigorifero e fare riposare la carne per circa due ore.
- Nel frattempo preparare il bulghur. Portare a ebollizione una pentola con 1200 ml di acqua salata. Aggiungervi il bulghur e cuocerlo per circa 15 minuti trascorso questo tempo scolare il bulghur e tenerlo da parte.
-passate le due ore di riposo della carne mescolare in un piatto piano abbondante pangrattato e con il timo essiccato leggermente frantumato tra le mani. Rotolarvi delicatamenti un arrosticino per volta in modo che tutti e quattro i lati siano ben coperti di pan grattato.
-Man mano che si impanano gli arrosticini disporli su una placca da forno leggermente unta con olio di oliva. Salare e cospargere gli arrosticini con i riccioli di buccia di mezzo limone (usare un riga limoni).
-Infornare in forno caldo ben caldo (180°ventilato) per circa 15/20 minuti. Trascorsi i primi 10 estrarre però la teglia e girare velocemente gli spiedini e terminare la cottura. Ripassare in padella il bulghur con due cucchiai di olio e sgranarlo bene con una forchetta. Servire gli spiedini caldissimi appoggiati sul bulghur.